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Centralità del paesaggio

I piani paesaggistici di nuova generazione contengono elementi di innovazione concettuale e conseguentemente tecnica e procedurale di notevole interesse.


Il primo è la centralità del paesaggio , soggetto principale del quadro di conoscenze
e politiche patrimoniali e strategiche, fondamentale ai fini della conservazione e del
miglioramento degli ambienti di vita delle popolazioni, umane, animali e vegetali.
Il paesaggio non entità astratta ma habitat dell’uomo, il paesaggio quale bene comune,
usato da tutti e quindi a rischio del prevalere dell’interesse individuale a danno di quello generale.
Il paesaggio si cui dobbiamo prenderci cura, concetto che va oltre l’esigenza di salvaguardia
e sottende modalità differenziate di intervento.


Secondo elemento di innovazione è l’estensione della pianificazione paesaggistica
ad ogni luogo
, a tutto il territorio.
Da questo discende il superamento del primato esclusivo dei beni paesaggistici e del
loro riconoscimento come parte integrante del paesaggio, emergenti sì per qualità
ma non disgiunti dal resto del territorio.
Le politiche di salvaguardia diventano parte integrante di un corpo più articolato di
politiche territoriali per il paesaggio nella sua totalità, politiche paesaggistiche di tutela
e conservazione delle configurazioni di valore eccellente, ma anche attente al recupero
di paesaggi degradati e di ri-generazione di paesaggi che hanno perduto la propria identità,
fino alla creazione di nuovi paesaggi.

La nuova generazione dei Piani paesaggistici: innovazione e sviluppo locale Antonella Valentini,
“Rieti Lab. Visioni e territorio” n.3, 2015. http://www.rieti-lab.it/index.html

  • Antonella Valentini
  • Paola Venturi